26 Agosto 2006
PASSO CROCEDOMINI  
PASSO MANIVA
Barbara
Bergamo - Val Cavallina - val Camonica - Breno - Cividate Camuno - Passo Crocedomini - Bagolino - Passo Maniva - Val Trompia - Brescia _ Bergamo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un circuito, tratti di collegamento e autostradali inclusi, di circa 230 km (partenza ed arrivo da Azzano Saint Paul), con bellissimi paesaggi delle valli bresciane. 
 
La prima tappa di trasferimento, Bergamo - Lovere, di per sè èuna strada molto bella e caratteristica, soprattutto quando raggiunge il lago di Endine. Con un piccolo problema: attraversa una serie interminabile di paesi con un feroce limite a 50 km/h. 
Per adesso, l'unica volta che ho visto i vigili erano sul lago presso uno dei ristoranti sotto Bianzano, e devo dire anche che durante i giorni lavorativi e festivi c'è sempre tanta di quella gente in fila che la velocità di crociera al massimo sfiora i 60 km/h. Un vero peccato quindi avere la strada libera e al tuo fianco questi ostinati cartelli!!!! 
 
Appena passato Endine Gaiano, inizia la superastrada del Tonale, da seguire fino a Breno. La strada per il passo Crocedomini viene indicata sull svincolo di Breno Sud, ma poi bisogna andare a braccio, perchè finiscono le indicazioni... per cui, una possibilità è Cividate Camuno, Berzo, Bienno. E lì riprendono le indicazioni.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La strada 345 ha, come chiaramente indicato già dall'inizio, una sede stradale senza banchina con larghezza tra 2,00 e 4,50 m. Insomma, attenzione agli incroci ed alle rocce sporgenti! Vale comunque tutta l'indicazione verde del touring, e come dato di cronaca, la gente qui è abituata allo strombazzo pre-curva: siccome molte curve sono assolutamente  cieche e la strada è assolutamente stretta, esiste ancora la sana abitudine di suonare prima della curva e, udite udite, di RISPONDERE! Così almeno sai che ti trovi davanti qualcuno. Dieci e lode. Anche perchè la strada è così piccina che è impossibile non occuparla al 100%.
 
 
 
 
La strada per il passo, in quota, con le montagne tutt'intorno e una valle ripidissima di fianco, offre uno spettacolo meraviglioso. A noi non è capitato il meglio del clima. Pur senza pioggia, le nuvole ci hanno costantemente accompagnato. 
 
Arrivati al Passo,la scelta da fare è commisurata alla moto: la possibilità è tra 7 km di sterrato, percorsi da auto, generalmente grosse, su una strada senza protezioni e dove, dal Crocedomini al Maniva, siete dalla parte del burrone (che è comunque la SS345 ufficiale, Strada delle tre valli), oppure proseguire la carrabile normale, piccola ma asfaltata, e devo dire, ancora spettacolare.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Si arriva con comodo alla valle del Caffaro, con la strada costeggiata da un torrente piccolo ma impetuoso e molto pittoresco, e con cascate che ogni tanto si staccano dalle montagne circostanti.  
 
Veramente nulla da invidiare al Trentino! 
 
Si scende fino a Bagolino, piccolo paese caratteristico (merita almeno un giretto, e una sosta, almeno per ammirare il paesaggio dall'alto della sua chiesa parrocchiale) e poi si può scegliere: andare verso il lago di Idro a est, oppure, per noi che avevamo fretta di tornare a casa, passare per il passo del Maniva.
 
 
 
Secondo l'atlante del Touring, fino a pochi anni fa non c'era la strada completa tra Bagolino ed il Maniva. Difatti, lasciato il paese e iniziata la solita strada a tornanti con belissime aperture sulla valle, ad un certo punto l'asfalto diventa fresco (come fosse stato messo ieri) e si snoda su prati verdi e comodi. Spettacolo! Ed è curioso che, mentre da lontano vedi una chiesetta ed uno spiazzo e ti dici "Eccoci al Passo" che quando ci arrivi l'asfalto finisce e ti trovi su uno spiazzo di terra battuta senza indicazioni di sorta. 
La strada continua poi dall'altra parte, in ripidissima discesa, con larghi tornanti (e larga strada, di fatto comodissima). Dallo spiazzo si vede però l'innesto con la SS345 (quella sterrata) e la sua prosecuzione verso est, ancora a mezza costa e ancora a taglio vivo nel monte (sembrava però asfaltata).
 
 
 
 
Ormai siamo alla fine percorso. 
Giù dal Maniva si apre la Val Trompia, molto pittoresca nella sua parte alta, stretta e rossa sul torrente Mella, ed abbastanza industriale nella sua parte bassa, più ampia e banale, puntaggiata qua e là dalle vecchie miniere (una, quella più a nord, sembra aperta per visite didattiche).  
PS. L'alta val Trompia vive con il limite di 50 km/h, meno male che a Gardone, che inizia la strada a due corsie per senso di marcia, hanno il buonsenso di portare il limite a 70!
 
 
 
 
 
Si prosegue comodamente fino a Brescia, e poi via, verso casa!
 
GIUDIZIO COMPLESSIVO: 
 
ottimo il paesaggio in generale, soprattutto nei dintorni del Crocedomini 
 
merita una sosta Bagolino (abbiamo pure trovato un bar onesto, sull'angolo di piazza Marconi opposto al distributore Total) 
 
una pena i limiti a 50 km/h